Le origini
Jorche sorge su una collinetta nei pressi di Torricella. Bianca e maestosa, la Masseria è una splendida corte chiusa con un ricco giardino mediterraneo.
La sua struttura architettonica, tipica del paesaggio rurale salentino, conserva l’intramontabile fascino d’altri tempi e racconta la storia di questi luoghi.
Nel 1990 Antonio e Mariella Gianfreda si innamorano di questa Masseria, allora abbandonata e con l’ala sinistra completamente crollata, la acquistano dagli eredi del Barone Vito Bardoscia e iniziano una lunga e faticosa opera di recupero del complesso principale.
In seguito, ristrutturarono anche la vecchia stalla e il magnifico frantoio semi-ipogeo risalente al 1700, oggi adibito a ristorante.
Vivere la Masseria
La nostra storia
La Masseria ha una storia molto antica: la costruzione della parte più antica risale alla fine del Seicento, quando anche la Puglia era sottoposta alla dominazione spagnola e al sistema feudale.
All’epoca, le Masserie erano veri e propri centri agricoli autosufficienti, costituiti da abitazioni, ricoveri per gli animali (pecore, capre, mucche, buoi, cavalli, animali da cortile), per gli attrezzi agricoli e le provviste alimentari necessarie alla sopravvivenza degli abitanti della Masseria. Anche Jorche aveva la funzione di azienda rurale ed era considerata una delle più grandi e complete della zona.
Il corpo centrale, composto da due piani, è la parte più antica della Masseria: il piano superiore era riservato al proprietario ed adibito a magazzino per i legumi e il grano, mentre in quello sottostante, molto più grande, alloggiavano tutti gli addetti alla conduzione della Masseria.
Alla fine dell’Ottocento, Jorche raggiunge il suo momento di massimo splendore quando diviene proprietà del Barone Bardoscia, un grande latifondista che nei primi anni del ’900 possedeva varie Masserie della zona.